D'Ambrosio: il patto di quota lite aiuta la giustizia
Elisa Pastore
Domanda. Come giudica le ragioni esposte dagli avvocati?
Risposta. Ci sono punti di vista diversi. Teniamo conto, naturalmente che gli avvocati in Italia sono 185 mila a fronte dei 30 mila che ce ne sono in Francia. C’è oggettivamente un numero di avvocati eccessivo rispetto a quelle che sono le esigenze e anche questo può comportare una certa difesa corporativa su determinati interventi legislativi che sono stati fatti non negli interessi di categorie o di corporazioni ma nell’interesse dei cittadini.
D. Eppure alcune delle argomentazioni poste dagli avvocati, appaiono fondate. Ad esempio quelle relative all’accesso alla giustizia che con il decreto Bersani aumenterebbero.
R. Proprio per questo nel parere da me predisposto e che la commissione ha votato all’unanimità si prevede il contenimento delle spese sulla giustizia amministrativa, tenendo conto che ci sono anche dei cittadini extracomunitari che fanno ricorso al Tar e non possono permettersi di pagare quelle quote così alte.
D. Le altre modifiche?
R. Abbiamo deciso di abolire il compenso per il provvedimento provvisorio e quello sulla sospensiva. È effettivamente giusto da un cittadino che deve difendersi dalla pubblica amministrazione non si possono pretendere delle spese così alte.
D. Gli avvocati contestano anche l’introduzione del patto di quota lite.
R. Personalmente mi sono espresso in maniera favorevole alla sua introduzione. Negli stati in cui è stato adottato è servito non solo a rendere possibile l’accesso alla giustizia ai meno abbienti ma anche ad aumentare la professionalità degli avvocati.
D. Perché
R. L’avvocato viene pagato solo nell’ipotesi che vinca la causa. In tal modo si diminuisce il contenzioso perché si arriverà in tribunale solo se si è sicuri di vincere. E, nel contempo, si aumenta la professionalità dell’avvocato, che deve studiare attentamente, e molto bene, sia la dottrina sia la giurisprudenza per vedere se quella causa che intraprende per il cliente con cui ha fatto il patto di quota lite, conviene farla o no. In caso di mancata vittoria sarà lui a rimetterci, anche per le spese di giudizio. L’importante è che questo patto di quota lite venga messo per iscritto. Siccome negli altri stati in cui è stato adottato da secoli è servito proprio a questo, a dare la possibilità ai cittadini non abbienti di poter avere accesso alla giustizia e per aumentare la professionalità degli avvocati. Abbiamo visto centinaia di volte nei film che ci sono questi studi in cui il collegio di avvocati studia la controversia sotto tutti gli aspetti, vede se c’è la possibilità di vincere e poi decide di accettare questo patto di quota lite. Io credo che servirebbe anche a diminuire il contenzioso.