Massimo Cavallari. 1/9/2006
Massimo Cavallari
Egregio
Direttore
Tutto quanto accade oggi a proposito
della liberalizzazione delle professioni e delle eliminazione dei minimi
tariffari è già successo con
gravi effetti sulla fiducia dei consumatori e negli operatori economici in
generale: seguito dell'eliminazione degli agenti di borsa e la creazione del
mercato telematico di alcuni anni or sono, infatti, sono state create grandi
società parabancarie Sim e Sgr che con grande " capacità ?"
professionale hanno monopolizzato il mercato degli investimenti attraverso il
canale monopolistico bancario rifilando enormi patacche a tutti i consumatori
investitori italiani attraverso tecniche di vendita del tipo "compra
questo o quel profilo/pacchetto/fondo finanziario tutto compreso di consulenza
gratuita". I risultati del
"costa poco o nulla", che solo loro possono permettersi, sono sotto
gli occhi di tutti: non si sa più di chi potersi fidare. Stanno perciò
emergendo delle figure professionali nuove, gli analisti finanziari
indipendenti, che fanno solo consulenza finanziaria a pagamento come i vecchi
agenti di borsa, a causa dei disastri del "mercato !? " di fatto
monopolizzato o sotto il cartello creato dal "costo zero".
Altrettanto si vuol fare con le professioni, usando come scusa alcune effettive
esagerate restrizioni del settore sicuramente da correggere, per dar modo agli
squali della finanza industriale di dare l'assalto ad un mercato sano e tutto
da mungere, con venditori mascherati da "consulenti promotori".
Quando verrà distrutto anche questo settore ritornerà il vecchio professionista
di fiducia, che taglia su misura la consulenza e l'assistenza alla piccola
azienda, che ascolta e valuta il singolo dettaglio e non vende pacchetti
patacche perché è legato all'imprenditore, ma anche al consumatore, da rapporti
di vera fiducia (e non la fiducia e la trasparenza degli slogan di vendita
). Aziende di grandi dimensioni, in
realtà costituite e/o emanazione di banche e collaterali gruppi industriali,
offriranno pacchetti di "prodotti", come usano chiamarli i venditori,
preconfezionati e pronti all'uso, con la progettazione o consulenza gratuita o
"tutto compreso", distruggendo di fatto le professionalità esterne
che non possono lavorare gratis, a favore di dipendenti che ovviamente a
salario sindacale minimo o co.co.co. (ma addossati di piena responsabilità
civile e penale) offriranno un "enorme sapere ?" ed "esperienza
tecnica ?" al progetto e all'opera da realizzare. Ricordiamo invece quanto
influenza hanno le lobby assicuratrici finanziarie, di come siano riuscite a rinviare
la riforma del TFR perché non portava loro abbastanza frutto, di come sia
finito il servizio 12, ora un'accozzaglia di servizi più costosi ma ben
pubblicizzati, di come le assicurazioni siano riuscite a eliminare l'assistenza
delle infortunistiche stradali perché buoni conoscitori dei trucchetti
contrattuali. Ma veramente pensiamo che affossare i professionisti o le piccole
attività indipendenti sia un favore fatto ai veri consumatori, indifesi di
fronte ai mostri dei cartelli industriali, finanziari, assicurativi ? Veramente
pensiamo che abbasseranno il costo dei loro servizi quando si impadroniranno
del mercato ? Veramente pensiamo che non indirizzeranno in qualche modo le loro
attività e le conseguenti lobby verso il tipo di mercato che loro vogliono ?
Questa è la concorrenza che vogliono i grandi gruppi industriali, le
multinazionali che si comprano pagine di giornali nazionali, fanno
controcampagna stampa a fior di miliardi ed imperversano guarda caso nel terzo
mondo ove non ci sono regole; questa è la concorrenza delle banche e delle
assicurazioni che invece di far bene il loro mestiere vogliono fare anche
quello di altri con società di servizi. Una concorrenza finta e di facciata
quando ben sanno che solo loro hanno il potere economico e quindi mediatico di
influire sul mercato a danno di altri piccoli operatori concorrenti (piccole
aziende e professionisti sparsi sul territorio, indipendenti, che si vorrebbero
ridurre a dipendenti esecutori di poteri forti come nelle banche). Tutto certo
può essere perfettibile, ma penso che le grandi multinazionali/cavallette
industriali o in materia di consulting abbiano già fatto troppi danni. Oltre a
prendere coscienza di sé i professionisti tutti dovrebbero trovare forme di
collaborazione e sostegno reciproco in ogni settore: un ufficio stampa e
propaganda unico e continuo sui media, agevolazioni finanziarie per gli
iscritti, banche dati, convenzioni, abbattendo l'egoismo e l'isolazionismo, per
poter fronteggiare ad armi pari i colossi che stanno arrivando.
Massimo
Cavallari
Dottore
Commercialista in Padova