Perchè pagare tanto un notaio?
Gianni Frescura
Egregio Direttore non sono un professionista iscritto ad un ordine e non capisco quale via di uscita ai problemi che in ogni caso esistono propongono gli Ordini professionali Vorrei che qualcuno mi spiegasse perchè in Italia, ad esempio, non esistono le agenzie immobiliari dove si possono svolgere tutte le pratiche per una compravendita immobiliare e perchè si deve per forza pagare un notaio per la stipula delgi atti; che si tratti di spese ingiustificate lo dimostra il caso dei passaggi di proprietà delle automobili dove l'intervento di questi professionisti era assolutamente superfluo ed infatti, anche dopo che è stato abolito, il commercio di auto è proseguito senza alcun problema. Il fatto che in questo caso l'intervento notarile fosse di modesta entità non vuol dire che fosse complessivamente di poco conto: 4.000.000 di passaggi di proprietà di auto in Italia ogni anno X ? 20,00 l'uno (competenza notarile per l'autentica della firma)fanno un totale di ? 80.000.000,00 (ottanta milioni di euro, pari a 160 miliardi di lire); ciò significa che mediamente ogni uno dei 5.000 notai italiani incamerava 16.000,00 euro (32 milioni di lire) senza alcuna sforzo e soprattutto senza alcuna utilità per nessuno (se non per il notaio). Fatti i dovuti distinguo la stessa situazione si verifica nel settore immobiliare dove l'intervento del notaio come pubblico ufficiale può benissimo essere saltato se in Italia ci fossero delle agenzie immobiliari dirette da professionisti competenti in materia contrattuale, come ad esempio gli avvocati o gli agenti immobiliari laureati in giurisprudenza o i notai stessi. In Italia proliferano invece i furbetti del quartiere proprio a causa dell'assurdo monopolio notarile nella stipula degli atti relativi agli affari immobiliari. Semplificando: da una parte ci sono i notai che non sono responsabili nel merito degli atti da loro redatti e dall'altra gli avvocati cui la parte che lamenta danni è costretta a ricorrere, se vuol vedere tutelati i propri diritti lesi, intasando i Tribunali di cause facilmente evitabili, se gli atti fossero stati sostanzialmente corretti, ma l'avvocato può in pratica intervenire solo attraverso una citazione e l'agente in affari immobiliari può farlo solo se chiamato preventivamente per una consulenza che la parte dovrà pagare poi un'altra volta dal notaio, il quale, fino alla riforma Bersani non consentiva ad altri soggetti di intervenire nella consulenza oer la stipula di atti di sua esclusiva competenza. Secondo gli Ordini professionali sembra che questa sia una situazione va bene così com'è, ma molti cittadini sono di opinione diversa, tanto è vero che hanno votato per la coalizione che proponeva di cambiarla, secondo voi chi ha ragione? Cordiali salutiRisponde
Fulvio Mecenate -
Notaio in Roma