Professioni
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza 8639 di oggi, ha respinto il ricorso di una donna che aveva mandato un fax alla sua allevatrice di cavalli "affermando che era ignorante e dilettante". Il giudice di pace di Treviso, dopo la denuncia dell'allevatrice, l'aveva assolta. Ma a dicembre del 2005 il Tribunale della città aveva cambiato idea condannandola per ingiuria. Così la donna ha fatto ricorso in Cassazione ma con scarso risultato: la quinta sezione penale lo ha dichiarato inammissibile e, condividendo la decisione di secondo grado, ha affermato che "rettamente il giudice d'appello ha ritenuto che le parole dilettante e ignorante sono state usate insieme in senso spregiativo, perché‚ esse comunemente hanno un tale significato, specialmente quando si vuole evidenziare mancanza di adeguata preparazione in relazione ad attività professionali, come quella esercitata dalla parte offesa, allevatore di cavalli, che richiedono sapere tecnico e cultura".