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Sanità

Come le cronache hanno riportato anche durante lo svolgimento dei lavori, molto ci si è dedicati alla tematica dei farmaci generici, anche in considerazione dell'imminente scadenza dei brevetti di molte delle specialità più prescritte, secondo la Commissione nel 2008 la spesa per gli equivalenti dovrebbe salire al 25% del totale, mentre le dosi prescritte saranno circa il 40% del totale. Secondo la relazione, però, per favorire lo sviluppo dei generici, l'AIFA dovrebbe sviluppare tre azioni complementari. La prima è aumentare l'informazione agli operatori sanitari e della comunicazione ai cittadini sul concetto di generico e sulla sua equivalenza con la specialità medicinale, a fronte di un prezzo inferiore. Inoltre, gli equivalenti dovrebbero essere sottratti alle misure di contenimento della spesa come il pay-back da parte dei produttori e della distribuzione. Infine si solleva la questione dell'intervento sugli extrasconti garantiti dai produttori alle farmacie: secondo la Commissione "è necessario che la competitività sui prezzi indotta dai medicinali generici non venga parzialmente riassorbita tramite gli sconti effettuati alla distribuzione finale." La Commissione ha anche affrontato il "potenziamento del monitoraggio della prescrizione e dei consumi, dell'andamento della spesa farmaceutica ai fini della sostenibilità economica". La relazione riconosce l'importanza del fatto che le farmacie trasmettano all'Osservatorio nazionale (OSMED) dell'Agenzia tutti i dati delle prescrizioni dispensate a carico del Servizio sanitario, che ha permesso un monitoraggio più completo di quello attuato nel resto dell'Unione europea. Ha sottolineato la necessità di monitorare con altrettanta precisione la spesa farmaceutica ospedaliera per "verificare e correlare in ogni Regione il rapporto tra la spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera, anche in relazione alle differenze nel numero e nella complessità delle strutture nosocomiali e di assistenza presenti nelle singole Regioni."