Scuola
L’applicazione, da parte del Ministero della Pubblica Istruzione del comma 601 della Legge Finanziaria, rischia di portare le istituzioni scolastiche verso la paralisi. L’attribuzione diretta alle scuole delle risorse per il funzionamento sulla base di criteri predeterminati comporterà una drastica riduzione di stanziamenti rispetto agli anni precedenti. È quanto emerge dalle indicazioni raccolte dallo SNALS-CONFSAL con una rilevazione a campione sulle scuole di tutto il territorio nazionale. “Non è ammissibile – ha dichiarato il Segretario Generale dello SNALS-CONFSAL, Marco Paolo Nigi – fare cassa, come previsto dalla Finanziaria, con la riduzione delle risorse da assegnare alle scuole per il loro funzionamento, soprattutto per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie. Dalla rilevazione effettuata dallo SNALS-CONFSAL – ha continuato Nigi – risulta che i finanziamenti attribuiti alle scuole per il pagamento delle supplenze brevi e temporanee non coprirebbero neanche quelle effettuate nel primo quadrimestre dell’anno scolastico. Ne consegue che, da oggi in poi, le scuole non potrebbero più nominare i supplenti fino al termine delle lezioni, con la conseguenza, in caso di assenza dei docenti titolari, di dover interrompere l’erogazione del servizio scolastico per mancanza di fondi. Chiediamo al Ministro Fioroni – ha concluso Nigi – un intervento immediato che consenta l’individuazione delle risorse necessarie affinché le scuole pubbliche possano assicurare le nomine dei supplenti per garantire il servizio scolastico tutelato dalla Costituzione”.