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Gli italiani danno il bollino rosso agli operatori sanitari. Dal rapporto del Tdm, oltre al dato sugli errori medici o diagnostici, sempre primo per segnalazioni, emerge palesemente un dato nuovo, vale a dire l'aumento delle lamentele sulla poca attenzione e sulla maleducazione degli operatori sanitari, a riprova del fatto - recita il rapporto - che "non si può ricondurre la qualità del servizio solo ad una questione di fondi". I cittadini segnalano infatti molti episodi "al limite" di cui il 36,7% proviene dal Nord del nostro Paese, 29,3% dal centro, 20,8% dal sud e 11% dalle isole. Dal paziente-pacco postale "è tuo, quindi te lo spedisco" detto da due medici, al lancio dello scopettone contro un paziente da parte di un ausiliare, all'infermiere di guardia che, svegliatosi di colpo per l'arrivo di un'urgenza al pronto soccorso, non trova niente di meglio che riaddormentarsi in presenza del malato, di casi come questi e altri se ne potrebbero raccontare a centinaia, fino a toccare il limite dell'illecito. Il dato sui cattivi comportamenti è trasversale e indipendente dalle aree specialistiche, e ovviamente va mitigato con i dovuti distinguo, senza inutili generalizzazioni e soprattutto senza dimenticare la passione che ci mettono nel loro lavoro molti operatori sanitari in Italia. Altro dato rilevante quello relativo agli invalidi, i cui diritti spesso sono resi incerti da procedure burocratiche troppo lunghe. E - denuncia Cittadinanzattiva - vige un protezionismo regionale che impedisce la libertà di movimento e di scelta. Il Rapporto del Tdm è stato elaborato su un totale di 19.776 segnalazioni giunte nel corso del 2006.
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