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Solidarietà sociale

La carta europea  è frutto di  uno studio effettuato negli anni 2005-2006 dalle Associazioni aderenti alla COFACE- Handicap (Confederazione delle associazione  di famiglie con persone disabili dell’Unione Europea). La Carta  Europea  redatta da Coface-handicap è uno strumento agile, suddiviso in 10 punti da proporre alle Istituzioni Europee e Nazionali, alle Organizzazioni delle persone  con disabilità e alle loro famiglie , alle parti sociali ed ha come obiettivo “Il riconoscimento giuridico del ruolo del familiare assistente”  attraverso la sensibilizzazione, il rafforzamento della visibilità del ruolo dei familiari assistenti e la messa in atto di misure di supporto sociali, economiche  e giuridiche. Numerosi sono stati i partecipanti di familiari e addetti ai lavori del settore sociale e sanitario  provenienti non solo dall’Italia ma anche dai vari Stati Membri.. Nel suo saluto il sottosegretario Franca  Donaggio ha affermato la necessità di un confronto sulla tematica con le Regioni ed si è impegnata ad  aprire  un tavolo unico con i rappresentanti della società civile, le parti sociali, datori di lavoro, enti locali e i Ministeri competenti. L’On.le Pierferdinando Casini ha ribadito  più volte  il suo appoggio a tutti  i livelli Istituzionali  per un riconoscimento del lavoro di cura e del ruolo della famiglia  come prima cellula  fondamentale nell’assistere un familiare non autosufficiente. Dopo, un confronto  fra i diversi Stati membri  ha messo in evidenza che 85% delle  persone dipendenti vivono in famiglia e  che il 90%  di questi fruisce dell’assistenza di un familiare . La Fondazione Europea per il Miglioramento delle Condizioni  del Lavoro con sede a Dublino ha sottolineato che, mentre negli altri Stati Europei  la famiglia è supportata dai servizi territoriali , in Italia essa  è sostenuta dalle badanti per quanto concerne, in particolare, le persone anziane. La tavola rotonda  animata dal giornalista Giovanni Anversa  ha  visto   un dibattito  vivacissimo cui hanno partecipato il Ministero del Lavoro, Istat, le parti sociali Cisl , Cgil e un  rappresentante dei datori di lavoro. Essa  ha messo in evidenza quanto sia importante la solidarietà  e anche modeste  modifiche normative, come flessibilità dei tempi di lavoro, avvicinamento del posto di lavoro al domicilio ecc..  che permettono, senza costi elevati,  una migliore inclusione lavorativa dei familiari che assistono un familiare  non autosufficiente. Lo stesso vale per l’accreditamento  del lavoro di cura  e delle esperienze  acquisite, utile per l’accesso a corsi di formazione  professionale e o  per intraprendere  una professione  nel campo socio sanitario. La tavola rotonda del pomeriggio, animata dal giornalista Franco Di Mare e alla quale hanno preso parte i rappresentanti del Ministero della Famiglia, della Solidarietà Sociale,  il Coordinatore  Nazionale degli Assessori  alle Politiche Sociali e il rappresentante dell’Anci, ha evidenziato il ruolo fondamentale delle  Regioni e  dei Comuni. Essi, infatti, hanno il compito di mettere a disposizione  servizi e strutture territoriali  di sostegno alle famiglie, allo scopo di  dare concreta attuazione alla Carta  Europea “Supporto ai familiari che si prendono cura dei familiari non autosufficienti”. L’On.le Luisa Santolini ,Vice presidente della  Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati,  ha concluso  promettendo il suo interessamento al fine   attuare alcuni punti fondamentali della carta per il riconoscimento giuridico del ruolo del familiare assistente,  in particolare per quanto concerne occupazione e lavoro, mantenimento del posto di lavoro e, in alcuni casi, prepensionamento,  servizi e strutture di supporto alla famiglia.

 Carta Europea “Sostegno ai familiari che si prendono cura dei familiari non autosufficienti “

 

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