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Lo scorso primo febbraio - ricostruisce Lapet - l'associazione ha infatti chiesto all'Autorità garante della concorrenza e del mercato di disattendere le normative nazionali in contrasto con il diritto comunitario e di estendere l'assistenza fiscale ad altri professionisti, nello specifico ai tributaristi oltre ai Caf e ai dottori commercialisti. Nell'esposto il presidente Falcone richiamava le norme europee che conferiscono queste competenze alle Authority nazionali chiedendone l'applicazione per la prima volta in Italia. La legge nazionale ha infatti ''creato un oligopolio abilitando soltanto i dottori commercialisti e i consulenti del lavoro alla compilazione e all'invio dei modelli 730 finora riservati, in esclusivo monopolio, solo ai Caf. Il tutto contrariamente a quanto appunto previsto dal diritto e dalla giurisprudenza della Comunita' europea''. Pochi giorni dopo la presentazione dell'esposto ''l'Antitrust ne ha preso atto avviando un'apposita istruttoria di cui si aspetta decisione finale. Perciò, in tale attesa, la Lapet ha ritenuto opportuno segnalare la distorsione esistente al ministro delle Politiche europee, chiedendo a quest'ultimo l'emanazione di un provvedimento legislativo urgente che includa i tributaristi tra i soggetti abilitati all'assistenza fiscale dei lavoratori dipendenti. Tutto ciò scrive Roberto Falcone “nell'interesse generale e per porre fine ad un sistema iniquo che si perpetua da troppo tempo, con grave danno economico e professionale in capo agli esercenti la consulenza tributaria ingiustamente esclusi''.
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