Ordinamento giudiziario
Gli avvocati bocciano la proposta di riforma della giustizia targata Mastella. E lo hanno ripetuto ancora una volta al Senato nel corso di una serie di audizioni volute dall’ex ministro della Giustizia, Roberto Castelli. Incontri che rivestono una importanza particolare visto che questa settimana inizierà la corsa contro il tempo per varare la riforma dell’ordinamento giudiziario entro la data fatidica del 31 luglio per evitare che la riforma della Cdl entri in vigore. Le audizioni che si sono svolte in Commissione giustizia del Senato, dove il provvedimento è all’esame e hanno, per prima cosa, messo a fuoco questo primo scoglio su cui rischia di arenarsi la riforma. Lo stesso presidente della Commissione, Cesare Salvi, che ha fissato per il 15 maggio il termine per la discussione generale del provvedimento, si è lamentato del ritardo del governo per la presentazione del ddl, giunto in commissione il 5 aprile scorso. Se la data del 31 luglio è il primo scoglio, entrando nel merito della riforma, c’è poi la barriera corallina dei punti trattati, separazione delle funzioni in primis, per la quale gli addetti ai lavori hanno manifestato le preoccupazione di sempre, sia sul versante magistrati e sia su quello avvocati. “La riforma della riforme è un ritorno al passato – ha sottolineato l'Organismo unitario dell'Avvocatura - il governo dimentica il suo programma e peggiora le cose. Non ci si può ritenere soddisfatti -ha commentato il vicepresidente Andrea Pasqualin- a fronte della enunciazione di principi astrattamente condivisibili, ma che rischiano di costituire un ulteriore libro dei sogni, privi come sono di una concreta e dettagliata attuazione. La controriforma di Mastella – ha concluso l’esponete dell’Oua – sembra corrispondere pedissequamente ai desiderata della magistratura associata che è riuscita a imporre la fine di ogni seria ipotesi di valutazione della professionalità dei magistrati e l'abbandono di ogni speranza di poter anche solo discutere della separazione delle carriere dei magistrati”. Tra le richieste dell'Oua, privilegiare per la progressione in carriera la preparazione e non l'anzianità dei magistrati, concorsi, cui legare anche gli aumenti di stipendio e, in questa prospettiva, per l'Oua un ruolo importante dovrebbe essere giocato dalla scuola della magistratura. Tra le richieste anche l'istituzione dell'Ufficio del giudice, con compiti non solo amministrativi ed affidare la guida amministrativa degli uffici a manager e non ad altri avvocati. Per il presidente dell'Aiga, l'Associazione che riunisce i giovani avvocati, Valter Militi, “fino a quando il legislatore farà finta di ignorare che il principio costituzionalmente garantito della terzietà del giudice è irrimediabilmente compromesso dalla interscambiabilità tra magistratura requirente e giudicante, assisteremo impotenti alla negazione del giusto processo".
Scarica il documento dell'Unione Nazionale delle Camere Civili,
Scarica il documento dell’associazione giovani avvocati.