Tributaristi
Istituito a Venezia per la prima volta in assoluto il ruolo camerale subcategoria scritture contabili. E la Lapet fa parte della commissione che coadiuva il dirigente della Camera di Commercio di Venezia nell’accertamento della perizia e dell’esperienza dei nuovi iscritti. Così ha infatti deciso la giunta camerale deliberando l’istituzione del ruolo categoria XXV – attività varie sub categoria “scritture contabili” nella seduta dello scorso primo marzo. Proprio Venezia, tristemente nota per i ricorsi al Tar presentanti dai tributaristi sin dal 1999, riserva adesso massima attenzione alle categorie economico-contabili, riconoscendo il loro giusto rilievo professionale. E non solo. L’espressa volontà di inserire nella commissione che valuterà gli elementi documentali ed esaminerà i candidati nel previsto colloquio attitudinale è la risposta agli anni di intense battaglie portate avanti dall’associazione nazionale dei tributaristi per rivendicare la necessità di istituire al più presto la subcategoria nel ruolo dei periti e degli esperti. Nel 1999 infatti, 50 tributaristi della Lapet di Venezia, assistiti dai legali dell’associazione, inviarono un’istanza alla locale Camera di Commercio contro la mancata iscrizione nel ruolo dei periti e degli esperti, non prevista nell’elenco tipo delle categorie e subcategorie dello stesso. La richiesta era motivata dalla circostanza che l’iscrizione in questione alla data del 30 settembre 1993 era condizione necessaria per prestare assistenza tecnica nel processo tributario nonché poter trasmettere in via telematica le dichiarazioni fiscali dei contribuenti. Pratiche di fatto impedite ai tributaristi di Venezia proprio perché il ruolo camerale non esisteva e non era mai esistito. “Sin dagli anni ’90 – avverte il presidente della Lapet, Roberto Falcone – abbiamo sollecitato la Camera di Commercio ad adottare tutti gli atti e i provvedimenti necessari necessari per consentire ai tributaristi che ne avevano fatto richiesta di comprovare la loro idoneità come periti nella materia tributaria ed avere attestazione equivalente alla certificazione camerale del ruolo. Ma la Camera di Commercio di Venezia aveva sempre dato giudizio negativo all’inserimento della subcategoria, sostenendo invece che l’attività tecnico-professionale non era condizionata dall’iscrizione al ruolo. Tant’è che ci siamo visti costretti a presentare ricorso al Tar del Veneto”. La decisione di rivolgersi al Tribunale amministrativo regionale diventava infatti necessaria dopo che i tributaristi della Lapet, che già avevano presentato ricorso alla Magistratura ordinaria, avanzavano istanza di abilitazione all’invio telematico presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, chiedendo di ottenere i relativi codici di accesso. Al respingimento di questa richiesta seguiva dunque il ricorso al Tar. “La magistratura – spiega Falcone – non poteva che darci ragione. Anche se nel frattempo, in seguito ai nostri rapporti istituzionali e al costante e continuo pressing politico, eravamo anche riusciti ad ottenere l’abilitazione per tutti coloro che si occupavano di consulenza fiscale pur non essendo iscritti ai ruoli camerali. Nel 2002, tra l’altro, la stessa norma fu modificata allargando l’abilitazione all’invio telematico a tutti i soggetti che esercitano consulenza fiscale”. Alla luce di questi riconoscimenti, perciò, l’attuale apertura del ruolo a Venezia rappresenta il giusto epilogo all’annosa vicenda. “Arriva – commenta il presidente della Lapet – a coronamento delle nostre battaglie per sancire in maniera chiara la professionalità degli iscritti. Inoltre, l’esistenza di questo ruolo pubblicistico non è importante solo nei confronti della pubblica amministrazione e della magistratura, che possono attingere a questo elenco, ma anche davanti a tutta la collettività, in quanto attestazione del prestigio riconosciuto all’associazione, dal momento che un nostro delegato entrerà a far parte della commissione di valutazione”. “È un risultato – dichiara il delegato regionale della Lapet del Veneto, Terenzio Fogato – che siamo riusciti a conseguire grazie all’intensa attività avviata in sinergia con il presidente provinciale della Lapet di Venezia, Vittorio Boscolo. Ci sono infatti voluti incontri, solleciti e chiarimenti per riaffermare la qualifica professionale del tributarista”.