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L'emendamento, approvato recentemente alla Camera, che autorizza la vendita al supermercato dei farmaci con ricetta in fascia C, non ha lasciato indifferenti i medici e gli odontoiatri italiani, che hanno voluto far sentire, su questo argomento, la loro posizione contraria. Ed è stato l'organo deliberante della Fnomceo a prendere con preoccupazione in esame le prospettive di riorganizzazione delle modalità di distribuzione territoriale del farmaco. ''Si rischia in questo modo - ha detto il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco - di svuotare ulteriormente il ruolo delle Farmacie alle quali va invece ridata tutta la loro funzione per garantire, con capillarità territoriale e presenza professionale, l erogazione delle prestazioni farmaceutiche''. Ma il Comitato Centrale dei medici e degli odontoiatri ha voluto chiarire, rispetto al ruolo delle Farmacie, tutto il suo pensiero. “Al tempo stesso le proposte di trasformare la Farmacia in una struttura erogatrice di prestazioni sanitarie di primo livello (prestazioni di telemedicina, esami di laboratorio, ecc...) ha detto infatti Bianco - rischiano di attribuire al farmacista ruoli professionali impropri, ingenerando nel cittadino false sicurezze ed esponendo il professionista a gravi responsabilità legali. La disponibilità di una refertazione telematica a distanza, infatti, non esime – è stato rilevato in Comitato Centrale - dalla necessità di una valutazione clinica complessiva diretta. E la Farmacia, nell'ambito del servizio sanitario nazionale, oltre a garantire la capillare disponibilità dei farmaci, può svolgere ruoli fondamentali di consulenza e di informazione per i medici del territorio, di farmacovigilanza, di distribuzione di presidi ed ausili, di supporto alla domiciliarità e all'assistenza integrata. Il farmacista è una figura cardine del servizio sanitario. Metteremmo a rischio la sicurezza dei cittadini se lo trasformassimo in un medico improvvisato o in un venditore di prestazioni sanitarie''. La FNOMCeO ha quindi rinnovato la propria disponibilità a collaborare con le altre categorie professionali, con il ministero della Salute e con le Regioni alle strategie di ammodernamento del nostro Servizio Sanitario Nazionale, garantendo ai cittadini la sicurezza di professionisti dotati di un patrimonio specifico di competenze e di esperienza.
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