Giovani professionisti
Un patto tra le nuove generazioni per sconfiggere la gerontocrazia e per permettere il ricambio delle classi dirigenti del Paese. È questo l'auspicio della seconda conferenza nazionale dei giovani professionisti, intitolata «Liberare le energie: partecipare è decidere», che si terrà venerdì 29 e sabato 30 giugno a Salerno presso l'Hotel LLoyd's Baia. La conferenza, che è organizzata dall'Associazione italiana giovani avvocati, dall'Unione nazionale giovani dottori commercialisti, dall'Associazione italiana giovani notai, dal Coordinamento nazionale giovani architetti, dal Coordinamento nazionale giovani ingegneri e dall'Unione nazionale giovani ragionieri commercialisti, costituisce un ulteriore momento di confronto e di discussione dopo l'incontro che si è svolto a Roma presso Palazzo Marini, lo scorso 5 giugno, tra parlamentari under 45 e giovani professionisti. In Italia esiste un grande problema di ricambio generazionale: dalla politica alle istituzioni all'impresa, la leadership è saldamente in mano agli over 45. «Le scelte nel nostro Paese – ha stigmatizzato Valter Militi, presidente dell'Aiga – prescindono molto spesso da criteri oggettivi e sono basate sulle relazioni interpersonali, con la conseguenza di lasciare fuori dagli ambiti decisionali chi, pur avendo importanti capacità, non rientra o rifugge da tali dinamiche». Per scardinare questo sistema, penalizzante soprattutto per i giovani, ha continuato Militi, occorrono regole nuove: va cambiato il metodo di selezione della dirigenza, che non può più prescindere dall'affermazione del merito e dalla valorizzazione delle competenze. Le giovani generazioni a Salerno si incontrano per un costruttivo confronto sul futuro del Paese, che prenda l'avvio dall'ormai acquisito dato del lentissimo - se non mancato - ricambio delle classi dirigenti, senza tuttavia ridurre l'ambito delle valutazioni al mero dato dell'età, sintomo di una "malattia" ben più complessa. Il dialogo tra professioni, politica e tutte le altre componenti della società è fondamentale nel momento in cui la competizione non è più interna, solo tra classi sociali, ma è globale. In quest'ottica la politica deve rinnovarsi e diventare il punto di sintesi, catalizzatore e moltiplicatore delle migliori energie del Paese. Di contro, la società civile deve adoperarsi per ricercare una costante interlocuzione con la politica. « I giovani professionisti – ha concluso il presidente dell'Aiga – che si sono dati convegno a Salerno, credono nel merito e nella competizione quale mezzo di selezione del talento ma non possono accettare lo strabismo di una classe politica che predica la concorrenza per alcuni ma non per tutti e, soprattutto, non per se stessa».