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Dopo vari tira e molla e la spinta dell'approssimarsi della scadenza del 31 luglio, maggioranza e opposizione alla commissione del Senato sono riusciti a superare l'impasse dei giorni scorsi, che aveva messo in pericolo l'approvazione del ddl sulla libera professione medica in regime di intramoenia. Un risultato raggiungo grazie alla proposta di Paolo Bodini, relatore del provvedimento, di stralciare la parte relativa all'esclusività di rapporto per i dirigenti di struttura pubblica. ''L'idea è di fare un approfondimento ulteriore - ha spiegato Ignazio Marino, presidente della Commissione - su questo punto, con il contributo del ministro della Salute, che dovrebbe introdurre la norma nel ddl sull'ammodernamento del Sistema sanitario nazionale. Si pensa a meccanismi premianti e sanzionatori da legare all'esclusività''. Oltre che sull'esclusività, i due schieramenti politici hanno raggiunto un accordo anche sulla proroga, 18 mesi, da dare ai direttori generali per adeguare gli spazi interni da dedicare alla libera professione medica in regime di intramoenia. Dei circa 60 emendamenti esaminati, da segnalare l'approvazione di quello che prevede l'obbligo di monitoraggio da parte dell'azienda dei tempi di attesa delle prestazioni urgenti differibili, che devono essere erogate entro 72 ore, e la bocciatura di quello dell'opposizione che voleva introdurre la libera professione intramuraria anche per le professioni sanitarie non mediche. Rimangono da approvare ora alcuni subemendamenti, per cui si aspettava il voto della commissione Bilancio. La calendarizzazione del provvedimento dovrebbe avvenire nelle prossime due settimane. Il giudizio generale, da parte di politici e sindacati, è positivo. ''Siamo soddisfatti per lo stralcio dell'emendamento sull'esclusività. È stata una scelta di buon senso, che ci dà la possibilità di affrontare con più tempo questo problema delicato'', ha detto Cesare Cursi (An). E anche se, come rileva la Cimo, associazione dei medici dirigenti, ''il Ddl Turco ha perso il quarto dei suoi cinque originari articoli, questa scelta testimonia l'esattezza delle nostre convinzioni: le nuove regole sull'esclusività di rapporto medico vanno definite nella sede contrattuale''. Soddisfatta anche l'Anaao, che lancia un appello alle forze politiche per una rapida approvazione entro il 31 luglio del provvedimento.
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