Previdenza
È stato lanciato il quarto bando di Fondoprofessioni, Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua negli studi professionali e nelle aziende collegate, nato nel 2003 come organismo bilaterale dall’accordo tra Confprofessioni, Confedertecnica, Cipa e Filcams CGIL, Fisascat CISL, UILTuCS UIL. Quest’anno sarà destinato un importo complessivo di 7 milioni di euro a finanziamento di piani/progetti con tipologia corsuale, seminariale e individuale. Nel biennio 2005-2006 sono stati erogati complessivamente circa 7,2 milioni di euro, per un totale di 344 piani finanziati tra aziendali, settoriali, territoriali e individuali. Con lo stanziamento per il 2007, salgono dunque a oltre 14 milioni i fondi destinati alla formazione continua nel triennio. Quello del 2007 (Avviso 01/07) è un bando chiuso che prevede diverse scadenze nel corso dell’anno per la presentazione dei piani: la prima scadenza, fissata per il prossimo 28 settembre, mette a disposizione dei richiedenti risorse pari a 4,5 milioni di euro. Le successive scadenze e le relative risorse economiche saranno successivamente programmate e definite da Fondoprofessioni con nuovi avvisi. Un’importante novità di riguarda la suddivisione dei fondi in questo primo scaglione: 3,8 milioni sono riservati ad attività corsuale, 200 mila alla formazione individuale e 500 mila a quella seminariale. In particolare, i fondi destinati ai progetti corsuali sono suddivisi tra i proponenti che applicano il Contratto Collettivo degli studi professionali (2 milioni di euro) e quelli che applicano altri tipi di contratto (1,8 milioni). I 2 milioni sono già ulteriormente ripartiti per settori di attività (area amministrativa 700 mila euro, area giuridica 400 mila, area tecnica 200 mila e area sanitaria 700 mila), così come per le aziende, distinte tra manifatturiere (800 mila) e di servizi (1 milione). Questa suddivisione è un ulteriore passo avanti nella tutela del lavoratore perchè è stata costruita, secondo il principio di equità, sulla base delle adesioni raccolte nelle diverse aree di attività. Destinando il proprio contributo a Fondoprofessioni, si alimenta quindi un circolo virtuoso per il settore di appartenenza, che può accedere a una maggiore disponibilità di fondi per la formazione. “In questo modo - commenta il Presidente del Fondo Ezio Maria Reggiani - abbiamo ulteriormente migliorato il progetto in un’ottica di ottimizzazione dello strumento, perché i professionisti considerano sempre più la formazione dei loro collaboratori non come un obbligo, ma come una preziosa opportunità per valorizzare la loro tensione di crescita qualitativa, del singolo studio e del comparto in cui operano”.Un’altra importante novità riguarda la piattaforma informatica che, attraverso il sito www.fondoprofessioni.it, consente di presentare i progetti seguendo il formulario previsto per la specifica azione (corsuale, seminariale o individuale). Un’innovazione rilevante perchè facilita sia la modalità di presentazione dei piani per il proponente, sia l’attività di gestione interna del fondo, soprattutto nella fase iniziale di valutazione e in quella di monitoraggio rendicontativo. Il sistema, infatti, accerterà automaticamente l’ammissibilità del piano e fornirà al proponente un feedback positivo o negativo sul suo progetto, in base ai parametri quantitativi. La valutazione qualitativa sarà invece svolta dai Comparti d’Area, che proporranno la graduatoria di ammissione al finanziamento per ogni categoria, in base alla griglia di valutazione stabilita, entro 45 giorni dalla chiusura del bando. “Questo sistema - spiega ancora il Presidente del Fondo Ezio Maria Reggiani - è basato sulla costruzione di una graduatoria comparativa e per questo consente di muoversi con maggior decisione verso progetti formativi organici e di qualità, superando la natura meramente aziendalista che solitamente caratterizza la formazione. Con questo nuovo bando inoltre - continua Reggiani - le associazioni di categoria svolgono un ruolo attivo sempre crescente e qualificato, indispensabile nel processo di formazione e di sviluppo di ogni comparto”.Parte integrante di questo nuovo sistema di valutazione, pensato sempre di più sulle specifiche necessità degli studi nella loro unitarietà, è la maggiore attenzione che verrà riservata ad iniziative formative che rispondano ad esigenze di riequilibrio e pari opportunità di genere, età e territorio. In particolare verranno riconosciuti i piani/progetti relativi a percorsi formativi tesi alla valorizzazione del ruolo femminile e della sua specificità in ambito organizzativo e sociale.