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Studi di settore

“Con questo provvedimento i nuovi indicatori di normalità economica, che tanti problemi hanno provocato nel rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria, avranno natura sperimentale ed i maggiori ricavi da essi desumibili costituiranno presunzione semplice”: con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato de L’Ulivo, commenta la traduzione in legge dell'accordo sugli studi di settore, tra il vice Ministro Vincenzo Visco e le categorie, approvato dalla Camera all'interno del decreto legge sul cosiddetto "tesoretto". "Siamo molto soddisfatti – continua – perché con il concorso del Parlamento, del governo, delle associazioni di categoria e dei professionisti, si è trovata un'intesa che permette di riaffermare la vera natura degli studi di settore. Si tratta di uno strumento utilissimo, assolutamente non coercitivo, per far incontrare contribuenti e fisco, ciascuno chiamato ad assolvere una importante responsabilità nell'interesse del paese. Alla ripresa dell'attività parlamentare – conclude Ceccuzzi – andranno affrontati anche gli altri problemi ancora non risolti come il carattere che avranno gli indici di normalità economica per gli anni 2008 e 2009, per evitare il riaccendersi di conflitti ed il ripetersi delle troppe incertezze, su modalità e scadenze, che hanno caratterizzato la stagione delle dichiarazioni dei redditi di quest'anno".
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