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"Nella prima stesura del testo ordini e professioni dovevano essere entrambi presenti ai tavoli tecnici transnazionali ma le polemiche, alimentate dalle lobby ordinistiche, hanno prodotto un passo indietro. Il Colap è comunque soddisfatto di questo primo parziale risultato perché, per la prima volta, ordini ed associazioni professionali vengono posti sullo stesso piano. Questo costituisce la prima pietra del sistema duale e sinergico che sosteniamo da anni fondato sulla parità di diritti e doveri". Lo afferma Giuseppe Lupoi, coordinatore nazionale del Colap, il Coordinamento Libere Associazioni professionali, che commenta le modifiche introdotte nel decreto legislativo di recepimento delle Direttiva Comunitaria 36 del 2005, presentato dal ministro Emma Bonino e recentemente approvato, in fase preliminare, dal Consiglio dei Ministri. "Le associazioni professionali e gli ordini -prosegue Lupoi- verranno consultati dalle autorità ministeriali competenti per la definizione dei criteri formativi per codificare le qualifiche professionali in sede europea". Il Colap fa sapere che in questi giorni ha inviato una lettera ai presidenti delle 200 associazioni affiliate, in rappresentanza di 300mila iscritti, per chiedere il loro parere sul testo del decreto ed eventualmente proporre modifiche, per sollecitare gli stessi presidenti a monitorare la corretta applicazione dei requisiti associativi, richiesti per poter essere ammessi alle consultazioni ministeriali.
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