8 Congresso Attuari
Mercoledì 19 settembre si apre a Trieste, presso il MIB School of Management, l’8° Congresso Nazionale degli Attuari, con la relazione introduttiva del Prof. Flavio Pressacco dell’Università di Udine, alla presenza di Giuseppe Orrù (Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari), di Claudio Tomassini (Presidente dell’Ordine Nazionale degli Attuari) e di Carla Angela (Presidente dell’Istituto Italiano degli Attuari). Ai lavori congressuali che si concluderanno il 21 settembre partecipano oltre 400 attuari che lavorano nel settore delle assicurazioni, delle pensioni e della finanza. Tra gli argomenti di maggiore interesse ed attualità della professione, oltre al tema della riforma delle professioni che coinvolge anche quella attuariale (con circa 1000 iscritti all’Albo), ci sono le nuove regole di solvibilità del settore assicurativo (direttiva europea “Solvency 2”) e il risk management, l’applicazione dei principi contabili internazionali IAS di natura attuariale, le nuove norme in materia di assicurazione RCA e indennizzo diretto, la situazione dei fondi pensione anche a seguito del conferimento del TFR e della riforma delle pensioni. Nel corso del Congresso si dibatterà anche del tema del rinnovamento della professione e delle sue regole di funzionamento, alla luce degli indirizzi previsti nel disegno di riforma delle professioni all’esame del Parlamento e delle novità introdotte dal decreto “Bersani”. Si discuterà quindi del nuovo codice deontologico, della disciplina professionale e della formazione continuativa allo scopo di realizzare la migliore tutela dell’interesse pubblico generale della clientela e del mercato e un elevato livello di qualità delle prestazioni professionali dell’attuario. Nel corso del Congresso verranno presentati i primi risultati dello studio realizzato dalla Associazione delle imprese di assicurazioni (ANIA), dall’INPS, dal sistema delle Casse di previdenza professionali e dall’Ordine degli Attuari relativi all’osservatorio permanente sulle pensioni (obbligatorie, di previdenza complementare, delle polizze di assicurazione vita) e sulla longevità delle popolazione pensionata. I risultati di questo studio e le risultanze statistiche che ne deriveranno, saranno messe a disposizione del mercato, degli utenti e delle strutture specializzate per la migliore valutazione del rischio di longevità e della sostenibilità economica del sistema complessivo delle pensioni pubbliche e private.