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Giustizia

L'apparato giudiziario italiano mi da l'idea della spiaggia di Puket dove è passato lo Tsunami. Questa volta non è stato un avvocato a lanciare l’accusa ma il sostituto procuratore di Milano Francesco Greco. “Innanzi tutto - ha sottolineato il magistrato - c'è il grande problema della lentezza della giustizia. La giustizia è devastata e il processo penale gira a vuoto. Non è stata adottata una norma per sveltire il processo penale ma centinaia che lo allungano e la lentezza viene premiata dai limiti di prescrizione molto brevi. Noi - ha continuato il magistrato - oggi stiamo lavorando per il nulla, stiamo lavorando per la gloria” . Greco ha sollevato anche il grosso problema del funzionamento della giustizia civile citando un paradosso secondo il quale è meglio uccidere il proprio coniuge che affrontare una causa di separazione. Oggi - ha detto Greco - la giustizia civile non assicura il diritto e questo è un grosso problema di democrazia”. L'apparato giudiziario italiano, ha aggiunto il magistrato milanese, “mi da l'idea di una spiaggia su cui sia passato uno tsunami". Secondo il Pm i problemi riguardano la giustizia civile, “di cui non si parla mai" e per la penale. La prima, secondo Greco, "non assicura il diritto e quando uno Stato non assicura il diritto ha un grosso problema di democrazia”. Quanto ai magistrati che sarebbero poco produttivi, 'fannulloni', secondo un termine spesso applicato ai dipendenti della P.A., Greco premette che "questo termine non mi piace. In una fabbrica, ad esempio, prima di cambiare gli operai si cambiano i manager, nella magistratura i manager sono i capi degli uffici. Possiamo mandare al Sud tanti giovani che rischiano di fare la fine del giudice Livatino ammazzato dai mafiosi su un'autostrada senza farci il problema dei capi che dirigono questi giovani? non ho mai visto scegliere un capo -ammette sconsolato il sostituto procuratore- in base alla capacità di leadership di una persona". Il problema riguarda, è stato chiesto, il Csm? "C'è un problema -replica- che riguarda il Csm e un problema che riguarda il ministero della Giustizia. Incominciamo a parlare di queste cose, se no i discorsi sono improduttivi e ce la prendiamo con persone che stanno li' a lavorare per 1.000 o 1.500 euro. Ad esempio chi lavora con me e mi segue anche la notte (perché un processo come quello di Parmalat non si istruisce in tre mesi lavorando in orari di ufficio) non hanno gli straordinari, lo fanno perché ci credono".
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