Sanità
Rispettare gli impegni presi per un nuovo profilo professionale odontotecnico che collochi la categoria all’interno del settore paramedico e cancelli l’evasione fiscale negli studi dentistici. Con questi obiettivi gli odontotecnici scendono in piazza: appuntamento il 19 ottobre davanti Montecitorio. Una protesta organizzata da Siced (Società Italiana di Ceramica Dentale) e il sindacato nazionale odontotecnici aderente a Cna (CNA-SNO) per dire ‘no’ alle modifiche apportate al testo per il profilo professionale degli odontotecnici approvato nel 2001. “La nostra professionalità non è richiesta solo per fabbricare”, sostiene Alberto Battistelli, responsabile sindacale nazionale di Siced. “E’ vero che noi fabbrichiamo, ma noi non costruiamo beni, bensì organi. La nostra utenza non si può considerare come della clientela che acquista, in quanto realizziamo dispositivi medici su misura e non possiamo essere regolamentati come normali costruttori. Non possiamo essere chiamati ‘metalmeccanici’”. Il disegno degli odontotecnici è chiaro: avere un nuovo profilo professionale che riconosca i meriti paramedici della categoria rendendo trasparenti i costi delle prestazioni erogate. “Noi odontotecnici – spiega Battistelli – siamo vincolati dalla legge 43/92 della Comunità Europea, che impone di certificare la provenienza delle protesi e la conformità di questa ai parametri di sicurezza. La lobby medica però è riuscita a fare in modo che la documentazione relativa alle protesi arrivi al paziente solo su esplicita richiesta di quest’ultimo. Noi pertanto vogliamo una maggior trasparenza, vogliamo che il paziente possa scegliere, informarsi direttamente ed avere contatto diretto con il produttore. E ciò con profilo professionale è possibile. Da un punto di vista politico c’è la volontà di portare avanti la questione”, rileva responsabile sindacale nazionale di Siced, che però sottolinea: “il problema non è tanto stabilire se il profilo verrà approvato, ormai il procedimento è stato avviato e il profilo verrà approvato. Manca solo il parere della Conferenza Stato regioni. Il problema è stabilire come verrà approvato”. “Nel 2001 il profilo era stato accettato da tutti, e il Consiglio superiore della Sanità si era espresso favorevolmente il testo presentato. Nel 2007 però alcune organizzazioni come l’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) e l’associazione italiana odontoiatri (Aio), prima favorevoli, si sono espresse in modo contrario. L’11 luglio scorso e il Consiglio superiore della Sanità ha rivisto le proprie posizioni modificando il testo. Noi chiediamo che nella Conferenza Stato-Regioni venga rispettato il testo del 2001”. “Gli odontotecnici italiani attendono da 79 anni una nuova regolamentazione della propria attività”, ricorda Maurizio Troiani, responsabile della federazione odontotecnici di Cna-Sno. “Alla conferenza Stato-Regioni noi chiediamo il ripristino del testo su cui si espressero favorevolmente nel 2001 le rappresentanze odontotecniche, odontoiatriche, il Ministero della Salute e lo stesso consiglio Superiore della Sanità. Chiediamo ciò – prosegue Troiani – perché vogliamo iniettare dosi di legalità negli studi dentistici, con l’adozione di misure in grado di superare l’attuale modello di odontoiatria che continua a soddisfare soltanto precisi soggetti corporativi. Per fare ciò occorre un nuovo modello odontoiatria incentrato su defiscalizzazione, fatturazione separata, efficace lotta di contrasto all’illegalità diffusa negli studi odontoiatrici. Defiscalizzazione per incentivare gli accessi alle prestazioni soprattutto da parte delle fasce più deboli della popolazione e combattere l’evasione; fatturazione separata tra fornitura di protesi e prestazione clinica così da rendere finalmente trasparente agli occhi del paziente la effettiva composizione dei costi; lotta all’illegalità per porre fine all’esercizio abusivo della professione medica da parte di personale non in possesso dei necessari titoli abilitanti. Ma per far sì che tutto questo avvenga – ribadisce il responsabile della federazione odontotecnici di CNA-SNO – occorre dare impulso al profilo professionale così come era stato concepito e approvato nella sua forma originaria. Abbiamo voluto coinvolgere nella manifestazione del 19 ottobre il mondo delle Associazioni dei Consumatori con la presenza delle tre più importanti -Adoc, Adiconsum e Federconsumatori- e l’Associazione del Pensionati Cna, proprio perché la battaglia per un nuovo modello di odontoiatria deve veder partecipi da protagonisti i soggetti deboli della filiera e le fasce più deboli della popolazione”.