Riforma delle pensioni
I Giovani avvocati, preoccupati per la situazione di instabilità dell’attuale sistema pensionistico forense, hanno chiesto un’audizione alla commissione Bicamerale di controllo sugli enti previdenziali. Il ministero del Lavoro, continua il leader dei Giovani avvocati, si appresta a licenziare un decreto legislativo che mira a rafforzare i controlli sulla gestione degli Enti previdenziali privati per garantire la sostenibilità dei sistemi adottati dalle Casse di previdenza dei professionisti dopo che tutti gli Enti di vigilanza (commissione Bicamerale, Nusvap e Corte dei conti), all’unisono, hanno individuato la prima causa generatrice degli squilibri finanziari delle Casse private proprio nella mancanza di controlli effettivi. «Il patto generazionale – dichiara Valter Militi, presidente dell’Aiga – è ormai spezzato, e da tempo sono i giovani che devono farsi carico di mantenere le pensioni erogate, con la prospettiva di non poter percepire le proprie al momento di ritirarsi dal lavoro. Dobbiamo ripensare l’intera struttura del modello previdenziale ed intervenire immediatamente per accantonare le risorse necessarie a fronteggiare l’invecchiamento della popolazione e garantire un futuro a chi inizia adesso la sua attività. In tal senso - prosegue Militi - esiste un parallelismo tra la previdenza generale e quella autonoma dei professionisti, in particolare degli avvocati, che più di ogni altra ha necessità di un rapido ed incisivo cambiamento di rotta. Innalzare di poco l’età pensionabile e modificare leggermente i parametri, non è sufficiente a risolvere i problemi. Tra le proposte di riforma che la Cassa si appresta a discutere ve ne sono alcune interessanti: l’auspicio è che il neo Presidente Rosa possa accelerarne il percorso e che il Comitato dei delegati abbandoni le posizioni di retroguardia su cui è attestato da diverso tempo: l’autonomia delle Casse si difende attraverso il coraggio di decidere, senza replicare gli errori che attribuiamo alla politica ed allo Stato».