Sanità
Concluso ad Agrigento il II Convegno Internazionale sulle Cellule Staminali che ha come tema: “L’impiego delle cellule stromali e non stromali nella terapia delle malattie più diffuse”. Interessanti gli interventi effettuati degli eminenti ricercatori provenienti da ben quattro continenti, i quali hanno affrontato gli argomenti relativi alla ricerca e l’impiego delle cellule staminali per curare le malattie più gravi. Piuttosto esauriente si è rivelato l’intervento della scienziata giapponese Mari Dezawa, la quale ha intitolato la sua relazione: “Novità nel trapianto cellulare autologo: l’inaspettata scoperta di sistemi d’induzione di cellule nervose e muscolari da cellule stromali di midollo osseo”. Il medico giapponese ha dichiarato: “Abbiamo sviluppato un sistema d’induzione di cellule di Schwann (cellule gliali periferiche) neuroni e cellule muscolari scheletriche a partire da cellule stromali umane (CSM). Sono stati ottenuti neuroni dopaminergici che si sono dimostrati efficaci nel modello sperimentale del morbo di Parkinson in ratti. Le cellule indotte, una volta trapiantate nei siti di degenerazione muscolare, si sono differenziate in fibre muscolari”. Altrettanto apprezzato è stato l’intervento dello scienziato giapponese Hiroshi Kanno che ha relazionato sull’induzione di cellule nervose da cellule staminali del midollo utilizzando il trasferimento di geni/proteine ed il loro impiego nella rigenerazione neurale. “Le cellule stromali – ha detto il ricercatore – provenienti dal midollo osseo (CSM) possono essere indotte a trasformazioni in neuroni o cellule di Schwann. Il trapianto delle cellule staminali neurali, derivanti dalla componente stromale del midollo osseo, in un modello d’infarto cerebrale in ratti, mostra un recupero nel loro comportamento”.