Medici
Per i medici l'etica della sicurezza è un valore deontologico. E ai cittadini va restituita la fiducia offrendo loro la trasparenza dei fatti, l'individuazione delle responsabilità, le azioni di correzione messe in atto e il risarcimento pronto ed equo del danno ingiusto ricevuto. A dirlo è Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FnomCeo), sugli sviluppi del caso di Bologna, dove una paziente è morta per lo scambio di una Tac, e che ora hanno portato a misure restrittive della libertà per uno dei dirigenti medici indagati. "Gli errori o meglio le catene di errori - spiega Bianco in una nota - sono possibili in tutte le organizzazioni sanitarie, comprese quelle più sofisticate e complesse, come in questo delicato caso. Ma fare piena luce sui fatti e gli antefatti di ogni evento avverso è quanto di più etico e deontologico un professionista possa fare, nella prospettiva che ciò serva a migliorare la sicurezza e dare un giusto risarcimento al danno ingiusto". Per Bianco, però, "l'imperante cultura della colpevolizzazione dell'errore umano", spesso pregiudica "vite professionali ricche di passioni e competenze, producendo paure e comportamenti difensivi che possono aggiungere errori ad errori". Per il presidente dei medici italiani su questa strada non si va da nessuna parte. "Gli errori - dice- vanno innanzitutto prevenuti, progettando e supportando strutture e organizzazioni sicure, così come vanno gestiti gli eventi avversi facendoli diventare occasioni di educazione alla sicurezza". Irrobustendo non "picconando" i professionisti e le strutture coinvolte. Per Bianco "occorre una svolta forte ed autorevole anche sul piano legislativo, tanto che il progetto del ministro Livia Turco in materia va, a mio avviso, immediatamente messo in campo. Ma soprattutto- ha concluso Bianco - tutto il sistema salute ha bisogno di una scatto di orgoglio perchè l'etica della sicurezza è uno degli aspetti dell'etica della responsabilità a cui vanno chiamati tutti gli operatori della salute".