Professioni
Il notariato vara il progetto di riforma per ampliare l'offerta dei servizi orientata sul contenimento dei costi e l'aumento della concorrenza. Sottoposta dal presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Paolo Piccoli, all’attenzione dei parlamentari, delle commissioni competenti, dei ministri della Giustizia Clemente Mastella e dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani, la “autoriforma” ruota attorno a cinque punti essenziali per l’accrescimento dell’offerta dei servizi notarili senza ridurre le garanzie a tutela dei diritti dei cittadini. Aumento del numero dei notai di 1.000 unità, adeguamento in base alla crescita economica del territorio, tariffe agevolate per i giovani; aumento del 50% dei posti a concorso e 100 borse di studio per i giovani meno abbienti. Questi cinque punti della proposta della riforma del consiglio nazionale del notariato, che chiede un ampliamento del numero dei notai a cui i cittadini possono rivolgersi attraverso l’accorpamento dei distretti minori, l’introduzione di meccanismi di aggiornamento del numero dei notai in base alla crescita economica del territorio, introduzione di tariffe agevolate a favore dei giovani per l’acquisto della prima casa, il mutuo e l’avvio di nuove imprese, e concorsi a cadenza certa annuale con un aumento del numero di posti messi a concorso (da 200 a 300). “Alcune proposte – spiega il presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Paolo Piccoli - sono di immediata attuazione e senza costi per la collettività; altre possono essere affrontate nell’ambito della riforma delle professioni, che auspichiamo con forza faccia passi avanti decisivi. Il Notariato – aggiunge - ha sempre espresso nei suoi comportamenti consenso, interesse e disponibilità a partecipare ai cambiamenti, purché inseriti in un quadro di sistema condiviso che non comprometta né la sicurezza giuridica né il controllo di legalità, elementi di stabilità sociale e di certezza economica per cittadini, famiglie e imprese. Abbiamo dovuto affrontare negli ultimi due anni sacrifici importanti, e lo abbiamo fatto con il massimo senso della responsabilità. Pure a fronte della perdita del 15% del nostro lavoro (in seguito ai provvedimenti sugli autoveicoli e sull’estinzione ipoteche) con conseguenze gravi anche sul personale dipendente, abbiamo avuto il coraggio di non arroccarci in posizioni difensive perché riteniamo che il cuore della nostra funzione sia la tutela del cittadino e degli interessi della collettività. Credo che sia il venuto il momento che ci venga riconosciuto questo senso di responsabilità e che si possa procedere collaborando per il futuro del Paese”. Il Notariato mette dunque sul tavolo una ipotesi di modernizzazione concreta, che va nella direzione auspicata dal mondo politico e dai cittadini di un contenimento dei costi dei servizi e di un aumento di concorrenza. La cassa del Notariato, per mezzo del suo presidente Francesco Maria Attaguile, sottolinea come “la proposta elaborata vuole essere un segnale di grande apertura e disponibilità del Notariato”. Di uguale avviso anche Gennaro Fiordiliso, Presidente di Federnotai, per il quale “Il Notariato è pronto per appoggiare le riforme indirizzate a un serio rilancio economico del Paese e al riordino delle libere professioni, a condizione che venga garantito un alto tasso di qualità delle prestazioni a beneficio della collettività e dell’utente. Su questa linea – conclude Fiordiliso - il Notariato dimostra di essere pronto a confrontarsi e anche a migliorarsi nella propria struttura organizzativa”.