Lapet
Il direttore centrale vicario Luigi Magistro e il dirigente Ufficio studi di settore, Luigi Abritta hanno ricevuto il presidente della Lapet Roberto Falcone, e il presidente della commissione Studi di settore, Giuseppe Tricoli. Motivo dell’incontro, appositamente richiesto dall’associazione, l’inclusione della categoria dei tributaristi tra i componenti degli osservatori regionali da istituirsi entro il prossimo 31 dicembre. Il presidente Falcone ha presentato le sue osservazioni ritenendo opportuno rilevare che le categorie rappresentate all’interno della commissione Studi di settore siano parimenti riprodotte a livello locale così da poter meglio inquadrare le diverse realtà economiche e renderle più rispondenti agli effettivi redditi conseguiti dai contribuenti. Il direttore Magistro condividendo pienamente le preoccupazioni espresse dal presidente della Lapet ha voluto meglio esplicitare il pensiero ispiratore sia del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate dell’8 ottobre 2007, sia della circolare numero 58/E. Gli osservatori regionali – ha spiegato Magistro – a differenza dei precedenti osservatori provinciali, avranno il compito di implementare l’efficacia della tradizionale funzione di monitoraggio delle realtà economiche ampliando le competenze degli organismi alla raccolta di informazioni utili a migliorare l’applicazione degli studi di settore in sede di accertamento. Per realizzare ciò gli osservatori regionali saranno aperti a tutte le istanze e le osservazioni che giungeranno dai portatori d’interesse generale quali sono appunto le associazioni e non solo quest’ultime. Infatti, come ribadisce la circolare numero 58/E, i rappresentanti di professioni non regolamentate potranno comunque essere chiamati a partecipare ai gruppi di lavoro per l’analisi e la valutazione di problematiche riguardanti specifiche aree territoriali o specifici settori di attività economiche. “In ogni caso – ha a sua volta fatto rilevare Falcone – nulla osta da parte dell’Agenzia che i tributaristi a livello locale giungano ad accordi interprofessionali al fine della designazione comune del rappresentante degli esercenti arti e professioni economico-giuridiche. È ovvio che in questo caso per la scelta sarà determinante la rappresentatività regionale della categoria. Ad ogni modo su nostra istanza, il presidente dell’osservatorio regionale potrà costituire un gruppo di riferimento al quale partecipare indipendentemente dai criteri di rappresentatività. Tale gruppo sarà costituito in funzione di reali problematiche che possono incidere sul processo di manutenzione degli studi di settore”. Intanto, la Direzione centrale resterà comunque a completa disposizione della Lapet per dirimere eventuali controversie che dovessero insorgere localmente circa i livelli di partecipazione dell’associazione ai citati osservatori, dichiarandosi altresì disponibile ad intervenire ad appositi incontri nazionali o regionali che saranno da noi organizzati unitamente ad altre categorie. Nel corso della riunione Falcone ha posto l’accento anche sull’annoso problema dei comuni in dissesto economico-finanziario tra cui Taranto. Il direttore Magistro ha precisato che gli osservatori regionali, meglio di quelli provinciali, potranno intervenire in tali situazioni poiché il presidente dispone di strumenti normativi ed operativi più adeguati tali da permettergli, in una palese ed incontestabile situazione quale può essere quella citata che provoca anomalia nell’applicazione degli studi di settore, di fornire direttamente indicazioni agli uffici locali relativamente al comportamento da tenere in sede di accertamento o sugli eventuali atti da adottare. “Dal canto nostro – ha assicurato Falcone – ci sarà tutto l’impegno, sia sul fronte nazionale che su quello regionale, a far pervenire attraverso il centro studi dell’associazione, proposte e osservazioni in grado di migliorare il rapporto di collaborazione professionisti-Fisco-contribuenti”.