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La commissione Sanità del Senato ha approvato all'unanimità, in sede deliberante, al disegno di legge, che prevede l'utilizzo di defibrillatori "salva-cuore" nei luoghi pubblici. Il testo tornerà ora alla Camera per il via libera definitivo. "Solo con un intervento tempestivo è possibile salvare la vita in caso di arresto cardiaco. Per questo sono molto soddisfatto che oggi la Commissione sanità abbia approvato all'unanimità la legge che prevede l'utilizzo dei defibrillatori anche al di fuori dell'ambito ospedaliero". Questo il commento di Ignazio Marino, presidente della commissione sanità di Palazzo Madama al termine della seduta. Il disegno di legge contiene nuove norme in materia di utilizzo di defibrillatori automatici in ambiente extraospedaliero individuando i luoghi, le strutture e i mezzi di trasporto nei quali dovrebbe esserne prevista la disponibilità: dagli ambulatori, agli aeroporti, ai treni, ai penitenziari, alle sedi di grandi eventi, fino alle scuole, alle farmacie e molti altri. Il testo approvato prevede, inoltre, che il personale non medico segua dei corsi di formazione e addestramento per poter procedere con la necessaria sicurezza all'uso dei defibrillatori stessi in caso di emergenza. Il provvedimento prevede dunque i defibrillatori automatici e semiautomatici in tutti i luoghi pubblici affollati, dagli stadi agli aeroporti e alle stazioni, dai campi sportivi alle università, i presidi delle forze armate, le scuole, i teatri e le palestre. Durante la seduta odierna è stato approvato anche un Ordine del giorno in cui il governo si impegna, entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge, ad individuare tutti i luoghi, le strutture e i mezzi di trasporto in cui i defibrillatori dovranno essere presenti. "Mi auguro che la Camera confermi i contenuti di questa legge rapidamente e senza modifiche - auspica Marino - Dobbiamo, infatti, ricordare che ogni anno decine di migliaia di persone colpite da arresto cardiaco muoiono perché non si riesce ad intervenire tempestivamente con la defibrillazione elettrica che, se eseguita entro pochissimi minuti dall'infarto, può salvare la vita del paziente. Questa legge - conclude il presidente della commissione Sanità del Senato - contribuirà a garantire maggiore sicurezza ai nostri cittadini che potranno essere soccorsi con la dovuta competenza in caso di necessità, senza il rischio di attendere i soccorsi per un lasso di tempo che spesso può rivelarsi fatale".
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