Nuove professioni
“È inconcepibile istituire un nuovo Albo.La vicenda dei Chiropratici per i quali, con l’art. 2 comma 355 della Finanziaria 2008, sarebbe stato costituito un Registro presso il Ministero della salute dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, quanto sia assurdo inseguire, con il sistema ordinistico, l’evolversi delle professioni – così Giuseppe Lupoi, Coordinatore Nazionale del Colap, ha commentato la vicenda evidenziata dai giornali economici in questi giorni. In Italia ci sono circa 300 laureati esercenti la professione di chiropratico ed iscritti all’Associazione italiana AIC. Se fosse stata varata la riforma delle professioni, sarebbe bastato riconoscere l’Associazione e il problema sarebbe stato automaticamente risolto. “Invece dobbiamo constatare ancora una volta come la mentalità conservatrice e gli interesse di casta abbiano prevalso sul buon senso e sulle logiche di flessibilità ed ammodernamento” ha concluso Lupoi “ed è stato varato un provvedimento, sepolto tra i migliaia della finanziaria, con il quale sembra si dia origine ad una nuova singola professione ordinistica invece di perseguire l’obiettivo prioritario di riforma dell’intero sistema professionale italiano”.