Farmacisti
È ripreso il cammino parlamentare
del terzo segmento delle liberalizzazioni, che ha visto rientrare in scena la
XII Commissione del Senato (Igiene e sanità). L'emendamento (n° 2.200) presentato
dal relatore Egidio Banti presso la X commissione (Commercio, turismo e
industria), infatti, nel riportare buona parte delle conclusioni del tavolo sul
servizio farmaceutico, e cancellando l'uscita dalla farmacia dell'etico di
Fascia C, andava a incidere su materie di competenza della Commissione
presieduta dal Senatore Ignazio Marino. La commissione sanità ha quindi
esaminato l'emendamento il 15 gennaio, mentre, lo stesso giorno, la X
Commissione ha cominciato a esaminare i subemendamenti, rinviando
temporaneamente le votazioni per permettere alla XII Commissione di formulare
le proprie osservazioni sul testo. La votazione sull'emendamento n. 2.200 e sui
relativi sub-emendamenti dovrebbe avvenire prevedibilmente entro oggi. Il
Presidente Marino ha riassunto i punti emersi dal dibattito che egli stesso
presenterà nel proprio intervento in X Commissione:
Per quanto riguarda il dibattito in X Commissione, in attesa delle osservazioni della XII Commissione, il relatore Banti ha invitato a ritirare tutti i sub-emendamenti al proprio emendamento a eccezione di alcuni. Si tratta, per esempio, di quello che indica le località a forte vocazione turistica tra i luoghi nei quali prevedere l'apertura di farmacie con le nuove regole previste e di quello che prevede, nei concorsi, l'attribuzione di una maggiorazione di punteggio anche a favore dei farmacisti che hanno operato nei supermercati e nelle parafarmacie e la riserva di una quota pari almeno al 30 per cento a favore di raggruppamenti di farmacisti (entrambi presentati da Giaretta, PD e Galardi (SD). Il senatore Banti si è detto favorevole anche a quello, a firma Allocca e Emprin Gilardini (RC), che stabilisce che i gruppi di farmacisti che si aggiudichino una sede farmaceutica, possano costituirsi, oltre che in società anche in cooperative di farmacisti; parere favorevole, infine, per l'emendamento (Adduce, PD) che chiama anche l'Autorità garante della concorrenza a esprimere il proprio parere sui decreti legislativi emanati dal Ministro della salute ai fini della revisione della normativa sul servizio farmaceutico. Per quanto riguarda l'articolo 7, il relatore si espresso a favore dei numerosi emendamenti finalizzati alla sua soppressione, tenendo conto che le norme ivi contenute sono in gran parte assorbite o superate dall'emendamento n. 2.200.