Lavori Parlamentari
L'apertura della crisi e il conseguente congelamento dell'attività ordinaria delle Camere blocca sul filo di lana molti progetti normativi, di notevole impatto sociale, che sono stati a lungo discussi dalle Commissione e che sono ancora in fase preparatoria o pronti per la discussione in aula.
Riforma delle professioni:
fermo da mesi davanti alle commissioni riunite Giustizia e Attività Produttive,
il disegno di legge Mastella sostituito da un testo unico che porta la firma
dei due relatori di maggioranza, Cerchi e Mantini per ora resta nel limbo. Come
nel Limbo resta il disegno di legge popolare depositato dal Cup e stralciato
dal presidente della commissione Giustizia, Rino Pisicchio.
Molestie insistenti: in
base al ruolino di marcia fissato dai Capigruppo dovrebbe fare eccezione il
testo unificato 1249 ter riguardante le molestie insistenti, gli atti
persecutori e le discriminazioni o violenze determinate dall'orientamento sessuale
o l'identità di genere. La discussione di questo progetto stralcio del più
ampio testo governativo di contrasto della violenza contro donne, bambini,
anziani e portatori di handicap, figura nella convocazione dell'assemblea di
ieri pomeriggio e dovrebbe essere sviluppata in aula subito dopo l'esame ed
approvazione del disegno di legge di conversione del decreto sulle espulsioni varato
dal Consiglio dei Ministri a fine dicembre per sostituire ed integrare il DL
lasciato decadere anche per l'errore tecnico fatto al senato in materia di atti
discriminatori per omofobia. Il netto contrasto tra maggioranza ed opposizione
verificatosi in Commissione Giustizia sul principio della ''identità di
genere'' rischia di rendere complesso l'iter di questo progetto normativo anche
in aula. Ma anche se i deputati dovessero arrivare al via libera, molto
difficilmente queste disposizioni si tradurranno in norme operative visto che
il ddl dovrà poi passare al Senato.
Immigrati: oggi la Affari Costituzionali
proseguirà l'esame dello schema di decreto legislativo (visto che come i
decreti legge anche i decreti legislativi rientrano nel quadro degli atti
parlamentari dovuti non congelati dalla crisi) che modifica il DLGS 30 del 2007
per dare più completa attuazione alla direttiva 38 del 2004 sul diritto dei
cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare
liberamente nel territorio degli Stati membri. Giovedì la stessa Commissione ha
in programma l'esame del documento programmatico relativo alla politica della
immigrazione e degli stranieri ammessi in Italia per il triennio 2007-2009. Ma
un importante provvedimento come il ddl 2784 contenente disposizioni penali contro
il grave sfruttamento di lavoratori irregolarmente presenti in Italia rischia
di rimanere bloccato. Il testo e' stato a lungo discusso dalla Commissione
Giustizia che ha definito varie modifiche al ddl che era stato approvato dal Senato
alla luce della necessità di definire meglio la fattispecie del ''grave
sfruttamento'' e di rivedere la sanzione della chiusura, per un mese,
dell'azienda in cui si sono registrate varie irregolarità in termini
retributivi e contributivi di extracomunitari poiché questo stop potrebbe riflettersi
negativamente sugli altri lavoratori della stessa
impresa.
Riforma della Fini-Bossi: il
blocco dell'attività ordinaria delle Camere ferma anche in materia di
immigrazione, il ddl 2976 varato dal Governo per una organica revisione della
legge Fini-Bossi approvata nella scorsa legislatura e nettamente contrastata
dai partiti di centro-sinistra in quanto considerata non adeguata al contrasto
dell'ingresso dei clandestini e non rispondente sia alla domanda di lavoratori
stranieri in vari settori produttivi sia e soprattutto a criteri integrazione
sociale di extracomunitari. Il testo è stato a lungo discusso dalla Affari
Costituzionali, ma ha registrato una lunga battuta d'arresto per definire più
in dettaglio i contenuti.
Revisione delle norme sulla
droga: anche la legge Fini-Giovanardi approvata nello scorcio finale della quattordicesima
legislatura per rivedere i criteri di punibilità dell'uso di sostanze
stupefacenti definendo nuove tabelle sulle droghe nonché le disposizioni di
recupero e cura dei tossicodipendenti è oggetto di vari progetti normativi di
revisione sui quali è stato avviato nei mesi scorsi un ampio dibattito
preparatorio sviluppato soprattutto in Commissione Affari Costituzionali e
Giustizia. Una riforma richiesta soprattutto dalle componenti radicali del centrosinistra
che resta ferma.
Riforma della cittadinanza:
per molti mesi la Affari Costituzionali ha discusso e messo a punto il testo
unificato 24, basato sul ddl governativo 1607 e su numerose altre pdl - diretto
a rivedere la legge sulla cittadinanza dei primi anni '90. Lo schema normativo,
messo a punto a metà gennaio anche per tenere conto delle osservazioni fatte
dalla Bilancio sulla copertura finanziaria, contiene innovazioni di ampia
portata sul riconoscimento della qualifica di cittadino ad extracomunitari che
risiedono stabilmente e regolarmente in Italia puntando ad importanti aperture
in materia soprattutto di ricongiungimenti familiari e di diritti di
cittadinanza per i figli di immigrati nati in Italia. Anche in questo caso si
sono registrate notevoli disparità di valutazioni tra maggioranza ed
opposizione che, nel mutato quadro politico, condizioneranno il varo della
riforma.
Procreazione: salvo
imprevedibili interventi con decreto ministeriale anche alla luce di recenti
sentenze giudiziarie, resta congelata per la crisi la possibilità di rivedere
la legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita.
Volontariato: in
Commissione Affari Sociali rimane in lista di attesa l'esame delle pdl 1171 e
1368 che prevedono una revisione della legge 266 del 1991 sul volontariato. In merito
sono state effettuate numerose audizioni concordi nel rilevare l'esigenza di
calibrare meglio - alla luce del mutato ruolo e dell'accresciuta importanza
delle numerose organizzazioni operanti nel settore - un quadro normativo che ha
oltre 15 anni.
Familiari con disabili: la
Lavoro ha discusso a lungo e messo a punto, anche in base a varie audizioni, il
testo unificato 71 che prevede agevolazioni per i lavoratori con familiari gravemente
disabili. Su questo progetto normativo, praticamente definito, si attendeva il
completamento dell'iter con il si del Senato dopo quello dei deputati.
Libertà religiosa: in
autunno la Affari Costituzionali aveva ripreso l'esame del ddl di revisione
della vigente normativa sulla libertà religiosa con abrogazione delle
disposizioni del 1929 sui culti ammessi. Il relatore Roberto Zaccaria
(PD-Ulivo) aveva definito un nuovo testo base sul quale acquisire una più ampia
piattaforma di consensi, ma da parte dei gruppi di opposizione erano state
annunciate numerosissime proposte di modifica. Questo progetto normativo e' in
discussione fin dall'inizio degli anni 90 ed il testo base presentato in questa
legislatura da Spini e Boato riflette quello messo a punto nella tredicesima
legislatura dal primo governo Prodi. Questo schema normativo era stato poi
rivisto e ripresentato dal Governo Berlusconi, ma anche nella quattordicesima legislatura
è rimasto bloccato dal forte contrasto soprattutto dei leghisti per le norme
relative al riconoscimento di organizzazioni di culto islamico esistenti in
Italia e dalle conseguenze che il varo di questa normativa avrebbe comportato
su varie altre disposizioni relative a scuole, carceri, ospedali ecc. Di fatto
si va anche in questa legislatura verso il congelamento della riforma.