Medici
Secondo un parere legale richiesto dalla Uil medici, i contributi volontari versati dai sanitari non dipendenti potrebbero andare a diminuzione del reddito nella loro interezza Grazie al nuovo statuto, recentemente approvato dal Consiglio d'amministrazione della Fondazione, questi contributi "potrebbero essere considerati deducibili dal reddito complessivo del contribuente". E' la conclusione a cui sono giunti gli avvocati Olindo Cazzolla e Giangiacomo Bausone, incaricati dalla Federazione medici Uil-Fpl di fornire un parere legale sulla materia. "Anche se non esiste una normativa specifica in materia - ha spiegato Cazzolla - grazie alle disposizioni previste dal nuovo statuto, come l'erogazione di prestazioni a favore dei contribuenti indigenti, la Fondazione potrebbe ora essere considerata alla stregua di un ente di previdenza e assistenza". Una nuova configurazione che porterebbe grosse novità in materia fiscale. "Se l'ONAOSI si configurasse come un ente di previdenza e assistenza - precisa l'avvocato - i contributi volontari versati alla Fondazione dai sanitari non dipendenti del Ssn, potrebbero essere considerati deducibili dal reddito complessivo del contribuente. E non più solo detraibili. Questo tecnicamente - sottolinea - porterebbe a una sottrazione integrale del contributo dal reddito. Al contrario della detraibilità che invece comporta una detrazione dall'Irpef lorda, fino ad un massimo del 18% del contributo versato". I due avvocati, nell'esprimere il loro parere, hanno fatto riferimento all'articolo 10 del Testo unico imposte sui redditi (Tuir), che al comma 1 recita: "Dal reddito complessivo si deducono, se non sono deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formarlo, i contributi previdenziali e assistenziali versati in ottemperanza a disposizione di legge, nonché quelli versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza".