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Se le ricette dei tecnocrati si somigliano ovunque, i politici mantengono una certa varietà Lo dimostra il caso della Francia, paese anch'esso accusato a più riprese di un certo immobilismo e dove da tempo opera una commissione, guidata da Jaques Attali, già collaboratore del presidente François Mitterrand, dedita a modernizzare e liberalizzare. La commissione Attali, prendendo alla lettera i rilievi mossi alla Francia dalla Commissione europea, ha affrontato anche il tema della farmacia e del farmaco. Le proposte della commissione non sono differenti, come principi ispiratori, da quelle avanzate anche in Italia. Per certi versi vanno anche oltre: è stata infatti proposta l'abolizione della pianta organica, sia pure con l'indicazione di un incentivo per favorire l'insediamento di farmacie in aree svantaggiate, ed è stato auspicato l'ingresso dei capitali nella proprietà delle farmaci senza alcuna limitazione quanto alla natura di questi capitali. Insomma una ricetta molto avanzata e moderna. Alla quale, però, il presidente Nicholas Sarkozy ha detto no. Gli argomenti usati dal capo dello stato francese sono stati abbastanza chiari. La vendita di una parte dei medicinali non soggetti a prescrizione medica nella grande distribuzione "provocherebbe un abbassamento dei prezzi, e ciò è positivo per i consumatori" ha detto "ma devo anche pensare alla gestione del territorio e alla reale missione di pubblico servizio delle farmacie...Non possiamo ridurre tutto il nostro dibattito alla sola questione dei prezzi". Sarkozy ha aggiunto che in alcuni piccoli comuni le farmacie rispondono anche "alla solitudine delle persone e non solo a quella degli anziani". Le farmacie vivono in parte sulla vendita di prodotti non soggetti a prescrizione medica e "Il consumatore è contento di comprare a prezzi meno cari, ma non desidera vivere in un deserto ". Inoltre, ha tenuto a sottolineare che la pianificazione delle farmacie sul territorio rientra nel pubblico servizio. Un giudizio che non stupisce, visto anche il sostegno che la Francia ha offerto all'Italia avanti la Corte di Strasburgo.
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