Medicina d'Urgenza -
Una delegazione della Simeu ha incontrato il prefetto di Roma Carlo Mosca per discutere dello stato di precarietà e insicurezza in cui si opera nei pronto soccorso della Regione Lazio e di tutto il territorio nazionale. (31/01/2008)
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Previdenza -
Inferiori al previsto pensioni ex dirigenti medici. Colpa aumento Irpef, mancata perequazione e mancato adeguamento. (31/01/2008)
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Medici -
Il Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani (Snami) proclama lo stato di agitazione sindacale dei medici di medicina generale. (31/01/2008)
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Lavori Parlamentari -
L'apertura della crisi e il conseguente congelamento dell'attività ordinaria delle Camere blocca sul filo di lana molti progetti normativi, di notevole impatto sociale, che sono stati a lungo discussi dalle Commissione e che sono ancora in fase preparatoria o pronti per la discussione in aula. (29/01/2008)
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Medici -
L'Ordine di Roma contro Buona Domenica. (30/01/2008)
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Dentisti -
Saltato accordo Ministero-Andi. (30/01/2008)
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Veterinari -
Codice a barre sul farmaco veterinario contro le frodi e per la salute animale. Italia prima nel mondo. (30/01/2008)
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Oua -
Si è svolta nei giorni scorsi la prima udienza davanti al tribunale di Roma del ricorso dell’Oua contro la multa comminata dall’autorità garante degli scioperi per l’astensione degli avvocati del 2006. Come previsto si è trattato di un’udienza tecnica. Differimento al 17/06/08.(30/01/2008)
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Giustizia -
Il giudice Pasquale Nobile de Santis nuovo presidente tribunale sorveglianza di Milano. (29/01/2008)
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Avvocati -
Gli avvocati tedeschi in Italia si organizzano in sindacato.(29/01/2008)
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Medici -
Il Tar del Lazio decreta la presenza degli oculisti nella commissione per l’ordine degli ottici. (28/01/2008)
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Risk Manager -
Lo scorso 20 gennaio il Corriere della sera ha pubblicato un articolo sui Risk Manager. Questa è la risposta che il Colap da per chiarire meglio questa professione.
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l'opinione
La Regione Lazio illude i sanitari sugli anticipi del contratto Pasticcio sugli arretrati per i conteggi di stipendio
"Gli anticipi sul rinnovo contrattuale al personale sanitario si scoprono, già ora, soltanto propaganda elettorale. Infatti la Regione Lazio si rimangia la promessa ancora prima del voto di aprile dichiarando che per carenza di liquidità invece di aggiungere, come aveva promesso, nelle buste paga degli operatori sanitari il 90 per cento degli arretrati previsti nell’ipotesi del ccnl al vaglio della Corte dei Conti, riconosce solo la cosiddetta vacanza contrattuale. Pari a un 70 per cento scarso delle spettanze complessive. Per cui quegli operatori sanitari che hanno contato sugli arretrati prima del naturale via libera del Governo devono mettersi l’anima in pace e sperare piuttosto che le direttive regionali, prima in un senso poi nel senso contrario, non mettano a repentaglio la consueta puntualità nel pagamento degli stipendi". È quanto ha dichiarato il segretario regionale della Fials Confsal Gianni Romano rendendo noto che già preventivamente l’Organizzazione Sindacale autonoma aveva definito improbabile l’erogazione dell’aumento contrattuale "a titolo di acconto" e che si trattava solo di una mera operazione di propaganda elettorale. "Così è stato. Il 5 marzo scorso la Regione Lazio nella persona del Presidente Piero Marrazzo e dell’Assessore alla Sanità Augusto Battaglia hanno firmato con le organizzazioni sindacali confederali un protocollo d’intesa che avrebbe permesso il pagamento del rinnovo contrattuale prima che il provvedimento di legge venisse approvato dalla Corte dei Conti e dal Consiglio dei Ministri. La nostra organizzazione ¬- continua Romano – in quell’occasione spiegò che per l’erogazione delle risorse ci volevano le firme delle due autorità menzionate oltre al fatto che sarebbe stato il Governo a dover trasferire le competenze alle regioni e far sì che queste avessero la disponibilità necessaria da girare alle singole aziende sanitarie. Infatti il rinnovo di contratto era stato siglato all’Aran proprio il 29 febbraio e quindi risultava ancora in attesa del via libera contabile. A oggi la Fials ha avuto ragione nel valutare incongrua l’offerta fatta al personale sanitario perché infatti quello che verrà riconosciuto non sarà che l’aumento di stipendio rispetto al tasso di inflazione programmato per gli anni 2006 e 2007. Esempio per tutti: un operatore di categoria A prima fascia economica, riceverà circa 640 euro lordi a parziale copertura della perdita di acquisto del salario nei due anni precedenti. Vale a dire che il cambio di rotta della Regione, prima con l’ordine tassativo ad Asl e ospedali di pagare il 90 per cento degli arretrati e poi, frenare lo stesso ordine ripiegando con l’erogazione parziale del tasso inflattivo, rischia di mettere sotto sopra le ragionerie delle aziende. Oltre al fatto che dinanzi a questo dietro front i malumori dei dipendenti si faranno presto sentire contando pure anche gli stessi sindacati confederali si erano esposti con le stesse direzioni aziendali per invitarle a dare pronto seguito al versamento delle somme con la mensilità di marzo. Lo stipendio di marzo dovrebbe essere pagato tra qualche giorno anche se ¬ conclude Romano ¬ tra ordini e contrordini impartiti dall’istituzione regionale alle aziende sanitarie c’è il rischio che si possano creare degli intoppi nelle operazioni di cassa visto che la stessa Regione ha comunicato a queste aziende di avvalersi addirittura di ulteriori anticipazioni del Tesoriere per procedere all’erogazioni degli importi".
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